Carceri, Mudingayi e Bergonzoni imbianchini in cella

BOLOGNA - Per alcuni di loro e' stata la prima volta in carcere. Per tutti la prima come imbianchini di due celle della Dozza di Bologna. Al 'Vernissage' (cosi' e' stata chiamata l'iniziativa) hanno partecipato stamattina (sabato 19 maggio ndr) Gaby Mudingayi, centrocampista del Bologna, Alessandro Bergonzoni, il prof di filosofia Stefano Bonaga. Con loro l'immancabile Roberto Morgantini, cuore e mente dell'iniziativa e vicepresidente di 'Piazza grande', l'associazione dei senzatetto bolognesi. Mudingayi il piu' osannato di tutti, circondato da detenuti e agenti in cerca di autografi, foto, palloni. E lui, che ormai e' un 'aficionado' di 'Piazza grande', ha regalato 300 magliette della salute ai detenuti. Ma il 'Vernissage' spera in un seguito. Bergonzoni ad esempio si e' offerto di tornare alla Dozza con uno spettacolo teatrale coinvolgendo i detenuti. Bonaga e' pronto a fare lezioni di filosofia, il sindaco di Zola Predosa Stefano Fiorini (anche lui in versione imbianchino) portera' altri bidoni di vernice della ditta Masibo che si trova nel piccolo comune del Bolognese. E magari anche un disegno di Luis Gutierrez, l'artista colombiano autore di molti murales in città. (ANSA)


Il centrocampista del Bologna sta portando avanti iniziative importanti insieme a Morgantini. Domenica 29 aprile, allo Stadio Dall'Ara per la partita di serie A Bologna-Genoa invitò 100 tifosi d'eccezione. Un gruppo di senza fissa dimora e di profughi, furono invitati dal calciatore attraverso l’Associazione Amici di Piazza Grande, per assistere alla partita di calcio. “Ci tenevo molto e mi fa piacere essere riuscito a realizzare questo evento - diceva Gabi Mudingayi - Spero che per queste persone che verranno allo stadio sia un momento di divertimento, per pensare ad altro almeno per un giorno”. 


Il rapporto tra Gaby Mudingayi e l’associazione è iniziato lo scorso dicembre, quando il calciatore ha accettato di dare una mano a Piazza Grande nella raccolta di firma per la campagna “L’Italia sono anch’io” a favore del diritto di cittadinanza ai nati in Italia da genitori stranieri. “Gaby si e’ mostrato subito molto disponibile e interessato - diceva a Repubblica Roberto Morgantini - e ci eravamo ripromessi di consolidare la collaborazione”. 

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